Vanna Vinci - La Bambina...
Vanna Vinci - La Bambina Filosofica (Linguaccia)
Spilletta, 3,2 cm
Vanna Vinci - La Bambina...
Vanna Vinci - La Bambina Filosofica (Safety Pin)
Spilletta, 3,2 cm
Vanna Vinci - Chelsea Hotel
Vanna Vinci, Chelsea Hotel
Stampa digitale su carta da spolvero, firmata e numerata a mano dall'artista sul fronte, 30x40 cm
Edizione di 30
Io sono Maria Callas
Autore: Vanna Vinci
Editore: Feltrinelli Comics
La storia e il mito di Maria Callas: un’icona del nostro tempo, raccontata ed evocata in una graphic novel frutto di un accuratissimo lavoro di ricerca. Attraverso le immagini e le parole di Vanna Vinci, la Callas diventa un personaggio da tragedia greca (di cui questo libro rielabora lo schema, utilizzando addirittura il coro) e, allo stesso tempo, una superstar. Un’opera da cui emerge una riflessione sulla forza dell’arte come riscatto personale e sul talento come benedizione e condanna.
Russian Criminal Tattoo...
Autore: Danzig Baldaev, Sergei Vasiliev
Editore: Fuel
Le fotografie, i disegni e i testi pubblicati in questo libro fanno parte di una collezione di più di 3000 tatuaggi accumulati nel corso della vita dall'agente penitenziario Danzig Baldaev.
Kevin Cummins -...
Manchester, le sue band, le sue mode, il suo atteggiamento, hanno definito la cultura pop per la maggior parte dei quattro decenni.
Autori: Kevin Cummins
Editore: Feber and Feber
Fabio Torre - Patti Smith....
Autore: Fabio Torre
Editore: Damiani
Gli scatti di Fabio Torre celebrano la sacerdotessa maudit del rock.
Fabio Torre - The Chelsea...
Autore: Fabio Torre
Editore: Quinlan
222 West 23rd, l’indirizzo da comunicare al taxista. L’indirizzo del Chelsea Hotel che era stato fondato nel 1884 in stile gotico vittoriano su progetto dell’architetto Philip Hubert. Chi è nato tra gli anni ’50 e ’60, ha ascoltato rock, ha letto la Beat Generation, è cresciuto con un certo tipo di cinema, non può non avere assorbito questo mito dell’underground. Per alcuni il Chelsea Hotel è diventata una vera e propria ossessione. “Ci ho vissuto periodicamente dalla metà degli anni ’90 fino a quando ha chiuso le porte”, dice Fabio Torre, pittore, fotografo, artista che unisce rara sensibilità ad altrettanta cultura.