Brian Duffy - David Bowie,...
David Bowie, Aladdin Sane Contac sheet
Archival Quality Pigment Ink Print. 20x20 inches
Open edition timbrata dall'archivio
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David Bowie, Aladdin Sane Contac sheet
Archival Quality Pigment Ink Print. 20x20 inches
Open edition timbrata dall'archivio
IN OCCASIONE DEL NATALE 2021, DISPONIBILI 30 COPIE NUMERATE AUTOGRAFATE DAL FOTOGRAFO (fino ad esaurimento).
Autori: Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni
Editore: Lullabit
“DAVID BOWIE BY SUKITA” racconta per la prima volta lo straordinario rapporto professionale ed umano tra una delle più importanti icone del XX secolo e il maestro della fotografia giapponese che lo ha immortalato per oltre 40 anni.
Pubblicato in Italia in anteprima mondiale e narrato in prima persona, con aneddoti ed episodi esclusivi, testi ed immagini anche inedite, il libro ripercorre cronologicamente il legame tra Bowie e Sukita sullo sfondo della scena musicale e culturale internazionale dall’inizio degli anni ’70.
Lucienne Bloch - Dentro la vita di Frida Kahlo
Locandina della mostra del 2016
Stampa digitale su carta patinata opaca, 47x32 cm
Hey! Oh! Let's Go! - The Ramone by Danny Fields
Locandina della mostra del 2014
Stampa digitale su carta patinata opaca, 47x32 cm
Patti Smith by Hanekrhoot
Locandina della mostra del 2017
Stampa digitale su carta patinata opaca, 47x32 cm
Nirvana, “Nevermind” cover color slide
satin finish photo rag, 16 x 20 inches
Edition of 100
Kurt Cobain, Outtakes from “Nevermind” photo shoot, 1991
Satin finish Photo Rag, 16x20 inches
Edition of 50
Nirvana, Outtakes from “Nevermind” photo shoot, 1991
Satin finish Photo Rag, 16x20 inches
Edition of 50
Dave Grohl, Outtakes from “Nevermind” photo shoot, 1991
Satin finish Photo Rag, 16x20 inches
Edition of 50
Kurt Cobain, Outtakes from “Nevermind” photo shoot, 1991
Satin finish Photo Rag, 16x20 inches
Edition of 50
David Bowie, Scary Monster Blue Colour
Archival Quality Pigment Ink Print. 20x20 inches
Open edition timbrata dall’archivio
Autori: Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni
Editore: Auditorium Edizioni
Michelangelo Antonioni arriva a Londra nel 1965 su richiesta del produttore cinematografico Carlo Ponti il quale, dopo aver visto alcune riviste che parlavano della capitale Britannica come nuovo centro culturale mondiale, voleva farne un film. Sotto la spinta della rivoluzione socio-culturale prodotta dai Beatles, tutta la nazione stava vivendo un momento di grande sviluppo culminato tra il '65 e il '66. In particolare la cosiddetta Swinging London avrebbe fatto confluire in città giovani artisti, intellettuali e creativi da tutto il mondo.